Published On: Lun, Mag 30th, 2016

Quanto guadagna un avvocato?

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Sono moltissime le persone che scegliendo il corso di laurea in Giurisprudenza sognano prima o poi di diventare degli avvocati affermati. In nome di questa convinzione infatti, studiano per ben 5 lunghi anni.
Tuttavia è bene precisare che chi vuole intraprendere questo percorso di studi abbia ben chiara una cosa sola, ovvero: un avvocato non guadagna tanto come prima, sono cambiate tantissime cose.
La concorrenza oramai in questo campo è spietata. Le statistiche parlano chiaro: sono moltissime le persone che diventano “dottori in legge” e purtroppo diventa difficile, se vogliamo quasi impossibile affermarsi, a meno che non si decida di specializzarsi in un unico settore.

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Quanto guadagna un avvocato: Il percorso di studi

La prima cosa da fare è iscriversi all’Università al corso di laurea in Scienze Giuridiche (la durata è di soli 3 anni) o in alternativa al corso magistrale di Giurisprudenza e la durata in questo caso è di ben 4 anni, alla fine dei quali è possibile scegliere tra ambito forense, magistrale o notariato.

Una volta conseguita la laurea bisogna iscriversi all’albo dei praticanti presso il tribunale della propria circoscrizione e trovarsi un avvocato presso cui svolgere il praticantato. Tuttavia anche qui si rivela difficile trovare qualche avvocato dove poter fare un po’ di pratica, perché oramai quasi tutti gli studi sono presi d’assalto dai praticanti. Ci sono addirittura alcuni casi dove l’avvocato stesso indice una selezione al fine di individuare i giusti praticanti.

Una volta che si è riusciti ad entrare in uno studio legale, la pratica da svolgere è per ben due anni. Ogni singolo praticante avrà a disposizione un libretto dove dovrà annotare le singole udienze che avrà assistito e le varie materie di cui si sarà occupato in questo tempo. Dopodiché sarà chiamato a colloquio presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Il primo passo dunque, per diventare avvocato è quello di chiedere al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di essere abilitato all’esercizio della professione. Naturalmente bisognerà ottenere il nulla osta e iscriversi nell’elenco dei praticanti abilitati. Successivamente si è chiamati per il giuramento davanti al Presidente del tribunale.

Per poter esercitare il patrocinio, tale giuramento è obbligatorio. Al termine del secondo anno di pratica legale invece, il praticante ha l’obbligo di depositare il libretto nel quale avrà documentato tutte le istanze svolte in tribunale nonché le questioni deontologiche affrontate.
Infine per poter accedere all’esame di abilitazione professionale il praticante dovrà fare domanda per ottenere tale documentazione con apposita marca da bollo. Questo certificato naturalmente, sarà allegato insieme alla domanda di esame.

Il bando esce sulla Gazzetta Ufficiale ogni anno. L’esame prevede tre prove scritte e una orale.

Ma quanto guadagna un avvocato?

Rispetto a qualche anno fa, lo stipendio degli avvocati è molto calato, non è più come una volta, ormai non riescono più a sfiorare cifre elevate. Secondo una recente indagine è stato appurato che lo stipendio medio di un avvocato è calato del ben 15%, insomma una cifra che fa un po’ riflettere per chi ha intenzione di intraprendere questo percorso.

Naturalmente il guadagno di un avvocato può variare tantissimo essendo una libera professione, però possiamo fare sicuramente delle stime. Basti sapere che una buona fetta degli avvocati fanno fatica anche a pagare la cassa forense, e questo la dice lunga su come siano messi. Oggi un avvocato medio con un numero di clienti non elevato ma nemmeno molto basso può arrivare a guadagnare 3.000€ al mese al netto delle tasse, poi naturalmente ci sono avvocati che superano tantissimo questa cifra, e altri avvocati che invece guadagnano talmente poco che devono virar su altri lavori per poter riuscire ad andare avanti.

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Quanto guadagna un avvocato in Italia?

Un avvocato titolare di uno studio può arrivare a guadagnare cifre enormi, mentre invece un avvocato dipendente che non è nemmeno socio dello studio, molto difficilmente riuscirà a superare i 2000 euro al mese, anzi spesso e volentieri non si raggiungono nemmeno i 2000€ al mese. La prospettiva per i laureati in giurisprudenza quindi è tutt’altro che rosea, è delle più nere in assoluto.

Purtroppo tutto ciò è stato causato non solo dalla crisi, ma anche dall’aumento esponenziale del numero di avvocati, e dal fatto che diventare avvocati, cioè superare l’esame per diventare avvocati a tutti gli effetti e iniziare ad esercitare, ormai è una barzelletta vista la sua semplicità. Basti sapere che la sola Roma ha più avvocati di tutta la Francia messa insieme, quindi è normale che i guadagni degli avvocati siano crollati.Quanto guadagna un avvocato

Quanto guadagna un avvocato al mese?

In un mese un avvocato può guadagnare mediamente dai 1200€ ai 2500€ al mese se è un avvocato alle dipendenze di uno studio, mentre invece se si tratta del titolare dello studio i guadagni molto difficilmente saranno inferiori ai 3000€ netti, questo però con punte che arrivano a raggiungere anche i 100.000€ al mese e oltre, perché ci sono studi prestigiosi che esistono da più di mezzo secolo che naturalmente seguono solamente clienti piuttosto facoltosi.

Quanto guadagna un avvocato in un anno?

Abbiamo sottolineato che mediamente un avvocato che lavora per un altro avvocato percepisce circa 1200-2.500€ al mese, ciò sta a significare che in un anno il suo guadagno non supera i 18.000€ di media, fino a picchi di 30.000€ l’anno nei casi più rari. Il brutto è che questi guadagni di anno in anno si stanno assottigliando sempre di più poiché il numero di avvocati è sempre in forte crescita, e finché non ci sarà una riforma che rivoluzionerà tutto questo numero è destinato ad aumentare a dismisura.

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Quanto guadagna un avvocato civilista?

Di media un avvocato civilista guadagna meno di un avvocato penalista, questo poiché si occupa di case meno pungenti, cioè reati meno gravi, ma la differenza tra civilista e penalista soprattutto in quest’ultimo periodo è andata man mano sempre a diminuire. Certo è che tra i civilisti e i penalisti quelli che se la passano peggio oggi sono i civilisti, anche perché sono superiori per numero. Una cosa molto importante è che nel processo civile in alcuni casi ci si può difendere senza avvocato, mentre invece nel penale serve sempre e comunque.

Quanto guadagna un avvocato penalista?

I penalisti solitamente se la cavano meglio, ma nemmeno per loro è rosee e fiori. Premesso il fatto che sia impossibile fare una media “reale” ne facciamo una approssimata, e bisogna sottolineare che oggi i penalisti si ritrovano spesso a fare gli avvocati d’ufficio e naturalmente i guadagni non sono altissimi. Un buon avvocato penalista con un buon portafogli clienti guadagna sicuramente più di un civilista che è allo stesso livello. Quindi quanto guadagna un avvocato penalista? Non si sa, ma mediamente più di un civilista.

Quanto guadagna un avvocato d’ufficio?

Bisogna sottolineare che l’avvocato d’ufficio come lo si vede nei film, cioè quello che lavora per lo Stato e difende chi non può permettersi un avvocato non esiste, o meglio in Italia non esiste, ma esiste in America, dove solitamente sono ambientati questi film e serie tv. Spesso quello che viene chiamato avvocato d’ufficio non è altro che un avvocato che fa il libero professionista che lo Stato assegna nel processo penale a chi non se n’è trovato uno.

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